COSTANZO TROMBETTA

POESIA: VARANO

Assopito da secoli,
nella tana che madre natura ti donò;
sfoderi maestoso
il tuo scenario di antichi culti.
Il vento cimenta la tua quiete,
ma tu elargisci un’imperturbanza senza volto;
sibila il vento, soffia intenso
sul tuo manto acquoso;
ma già mai spegnerà il calore che riesci a darmi.
Qui torno fanciullo,
ritrovo il sapore del tempo che fu.
Tu…
forziere dai nobili tesori,
specchio del mio essere…
dove vedo e odo ancora,
immagini e parole senza tempo. – 13/01/2017

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Sofia Pettinari

POESIA: In un giorno di novembre

Sì dolce il candido verde manto
di brina fatto,
e soave per gli occhi,
come miele,
la vista di tale vastità.

Sovente ricordo
quel momento andato,
mai più avvenuto …
e par che mi sussurri: … “Memento” …
Solo allora il sole
la brina in rugiada faceva.

Ora, coi miei passi sola,
calpestando,
le mie orme
tolgono la brina
dal folto manto
dell’anima mia.
– 13/01/2017

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Giada Bruschi

POESIA: Ci eravamo spogliati, si,
Ma delle nostre paure.
Io,
Distesa sul tuo petto
I nostri respiri all’unisono
Il freddo pungente
Le nostre pelli però imperlate di sudore
Le tue pupille dilatate che cercavano la luce
E io, io cercavo te.
Il mio cuore urlava
Volevo confessarti tutto il mio amore
Ma era quell’amore così grande
Che inconfessabile.
Questa volta mi ci persi
Nelle tue pupille
E la tua imperfezione
E la tua perfezione
Erano riflesse all’interno.
In quel preciso istante
Capii
Che io e te
Saremmo stati imperfezione e perfezione insieme
Che io e te
Saremmo stati indescrivibili
Come indescrivibile è l’universo!
– 13/01/2017

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Giancarlo Bocchino

POESIA: Ero disteso sulla cupa di un monte
Ascoltavo il vento strofinar tra le fronde
In quella pace triste e solitaria
La mia tristezza faceva più male
Tutto d un tratto una voce soave
Non riuscivo a capire
E stavo ancor male
Alzandomi irto guardai giù in paese
E fra mille persone riconobbi la voce
Non so come feci ma con un sol salto
Mi ritrovai in un giardino
Con solo lei accanto
Sfiorando le sue labbra
Che sapevan di soave
Scomparve la tristezza
Portando con se il male
In quel magico posto circondato da fiori
Sentivo battere i nostri due cuori
Ma ogni suo battito era sempre più lento
E in men che non si dica
Il cuore era spento
Ora son solo
Più tristezza e più male
Non seguo più nessuna voce soave
Torno in quel posto triste e solitario
Non è più una pace
Ma uno sporco sudario
Alzandomi irto e guardando il paese
Rivedo quel luogo in cui vidi la voce
Or pur volendo non basta un sol salto
La voce si è spenta
Resta solo il ricordo
– 12/01/2017

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Jacopo Navacci

POESIA: C’è del mistero in te,
nella sintesi
puramente carnale
delle tue membra:
nella linea del collo,
che dal mento scende
fiorendo tra le scapole,
nella loro forma delicata,
nel loro spazio vuoto
che andrebbe riempito di labbra;
nelle spalle morbide;
nella rotondità del tuo viso,
sulle guance rosa,
nel taglio degli occhi.

C’è un mistero
che è mistero di bocca,
di labbra.
Passa sulla tua lingua,
ma non te ne rendi conto.
Un mistero di carne
nell’accenno del tuo seno,
nel tuo ventre.
Le tue gambe
hanno quella linea
propria della vita,
quella dolcezza pura
e sacra delle cose uniche.
I tuoi piedi,
le tue mani e i tuoi capelli,
nascondono
le cose che non dici mai ad alta voce,
ma che puntualmente riveli
nel profondo dei tuoi occhi.

Infinite volte
le mie mani sono passate
leggere su quel collo,
i miei polpastrelli hanno percorso
la distesa del tuo corpo,
la tua schiena,
hanno apprezzato la dolcezza delle orecchie,
la morbidezza della coscia,
si sono intrecciate
con le tue.

Quante volte la mia bocca
ha baciato le tue scapole
ed è scesa,
a risalire sul tuo seno,
a contemplarlo
a disegnarlo sulle labbra.

C’è un mistero nel tuo corpo,
nel modo di fletterti e muoverti,
che non riesco ad afferrare.
Che non si può afferrare.

Il piacere però,
non sta tanto nello svelare
misteri irrisolti,
quanto nell’abbeverarsi
alla fonte
infinita
del tuo corpo
e della tua mente.
– 12/01/2017

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sala rita

POESIA: Essere donna.
Donna,mamma al servizio del bene ricevendo anche tante tante pene,ma non importa l’amore dalle sue gesta trabocca,ti ha guidato nel cammino, ora che sei grande ma anche da piccino, la sua felicità è vederti esprimere tanta serenità,con la tua prole come ogni mamma vuole, per dedicarsi con amore incondizionato verso il nipote tanto amato.Ecco questo vuole, e ti dona eterno amore! – 12/01/2017

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Vincenzo La Forgia

POESIA: Scrissi di te,
In una mattina d’inverno,
Mentre il freddo ghermiva la pelle.
Scrissi di te,
Che il mio cuore riscaldavi,
Tra le tue mani affusolate.
In quel gelido giorno,
Scrissi di te,
Cercando le parole nei tuoi occhi,
Baciandole sulle tue labbra.
Ed il calore in me si profuse,
Con quelle parole come tramite,
Cancellando quel freddo intenso.
Scrissi di te,
Perché svegliandomi,
Scoprì di amarti.
Scrissi di te,
Scrivo di te,
Scriverò di te,
Perché l’amore non ha tempo,
Ne coniugazione,
Un solo ed unico attimo,
Con l’ambizione dell’eternità. – 12/01/2017

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CARMELA DATTILO

POESIA: LAURA
HO VISTO UNA FANCIULLA,CON UN CESTINO D’ORO SOTTO IL BRACCIO
RACCOGLIEVA FRUTTI E FIORI DA REGALARLI A TUTTI,MITE E GIOIOSA,CANTAVA E BALLAVA CON DOLCE MAESTRIA,GLI UCCELLINI L’HANNO UDITA E SON CORSI DA LEI A FICHIETTAR
ANCHE LE TORTORE SI SON FATTE SENTIRE,
L’ERBA DEL PRATO SI è FATTA ACCAREZZARE,
TUTTO SI RISVEGLIA AL TUO DOLCE PASSAGGIO,
SEI NELLA PRIMAVERA LA CALDA ESTATE,
SEI NEL CIELO AZZURRO E NEL SOLE DELLA GRAZIA. – 12/01/2017

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