Silvestro Pisano

POESIA: Come l’ immenso mar mantengo ogni,
mite nuotar nuotar nei ricordi sparsi.
Pesci in memorie, delfini in sogni;
malinconia. graffi su sassi.

eternamente nuoto cercando
benessere leggero provando
la cara nostalgia. Ti vedo
e abbraccio una nuvola e tremo

Corro contorcendomi su di una
costola. Corro da un corvo solo
con l’ occhio scuro e cupo e buio.
Scorgo poi da lontano oro in te

Scappar e fuggir a niente danno
Scappar e fuggire niente fanno
Scappar e fuggir qua porteranno
Scappar e fuggir da tutti lontano

uscire dal mare e volare,
gioire su all’ alto bianco velo.
velo velato ti sfido nudo
regalando al mare candido,
dolcezza.

Saggio mare tu ogni custodisci,
gelosamente conservi dentro,
come l’ aquila coi picci, nutrisci
queste mie impronte sopra il bagnato – 07/03/2017

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Antonio Nardo

POESIA: L’EPITAFFIO SULLA BOTTIGLIA

Beatitudine
ti cerco e ti trovo sotto mentite spoglie.
Nelle tinozze gremite,
stantie,
tra coppe di re,
sudate, in vesti di lana, le dame
versano caste risa di piombo
dilapidando.
Assuefatti,
i pochi Superstiti del Regno non forzano più verso un lieto sipario.
Mendica un sorso alle sacre mammelle il Figlio Accecato.
Ha l’affanno, povera figura!
Prono,
a cadente sollazzo congedato,
su cime come tetti divelti
evacua una sciolta fuliggine scura.
Pregno di spruzzi
attorciglia la fame tenace e applaude svestito all’ordigno industriale,
delicato strumento di cordoglio:
il nettare di malto.
E’ l’esilio dal sontuoso banchetto?
Arretra la Notte
di colpo giovenca
e sui lidi ghiacciati si sfalda l’Estrema Tirannide.
Destituito dal Principe Inganno,
il sonno,
Palmipede d’asfalto,
ai gusci titanici si assottiglia penando:
brutale è la falce che adopera
pur se alle dolci fronde si tende
spoglia il frutto e lo avvizzisce all’immondo imminente.
Ignaro del mostro,
fato dell’Una Sventura,
ciondola il viso il Fanciullo,
smarrisce la strada e disperato poi urla:
«Divorami!
Se sono nutrimento per la TUA esile metà!
Oppure lascia che il mio danno rinvenga in taciturne spose!»
L’Esigenza Primaria ha inaridito la vicenda:
quell’inutile diverbio che l’essere scisso scambia per inappagata voglia.
Del Piacere cui stappo a vita
non rimane che l’Epitaffio appena inciso
sbiadito
su una vivida bottiglia. – 07/03/2017

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Maria Grazia Crozzoli

POESIA: Sedute su una zolla,
il vento tra i capelli,
il tuo muso sulla spalla.
Lo sguardo rivolto lontano
Il nostro respiro
all’unisono,
la brezza che suona
tra le betulle.
Respiro,
sorrido,
vivo.
Un momento intenso
che non avrà più eguali – 07/03/2017

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Giovanni Onnis

POESIA: Salvezza d’un airone ferito

Era laggiù
tra piante lacustri,
gridò
poi forte nel cielo.
Laggiù nell’acqua
rispecchiò tutta la volontà,
la vitalità tinse di grigio
per quella sua liberazione,
ma
quell’ala ormai spezzata, no,
non s’apriva più al ciel
dal dolore.

Quella mattina,
lì, non si vedeva che
una volpe andarsene,
fu con un colpo d’ala
che si era
impigliato in mezzo ai rovi
e un uomo lo salvò.

Fiero restò
tra tife e ninfee,
fissò poi
gli occhi nel cielo,
ma la paura
non turbò la sua gran volontÃ
di lottare ancor, là nel suo mondo,
non inclinò mai la testa sua,
l’airone cinerino, no
non poteva volar
con quell’ala.

Le mani d’uomo,
poi, lo colsero con cura, e
guarì amato, e un dì
aprì le ali grigie
e volò
via nel cielo verso il lago
con la sua livrea.

– 07/03/2017

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Elisa Scaldaferro

POESIA: Sogno Nostalgico

Questa notte ti ho sognato,
si amore, ti ho sognato accanto a me.

Un refolo gelido e pungente
ha fatto rabbrividire il mio corpo inerte
facendolo sussultare nel sonno convulso.

Febbricitante e ansimante mi sono ridestata
nella fitta penombra della stanza da letto.
Ho udito un mormorio sommesso,
simile ad uno sfarfallio d’ali,
talmente flebile che solo
il cuore acuto di un’innamorata poteva arguirlo.

Echi indecifrabili, remoti ed evanescenti,
provenienti dall’aldilà,
hanno lambito le mie orecchie,
la mia mente confusa.

D’improvviso, mi sono sentita avvolgere
da una bruma leggiadra
e sospingere verso l’alto
in un abbraccio etereo,
in un anelito reminiscente e familiare,
emesso da chi, in un’altra vita, è stato il mio dolce sposo.

La sua anima, più forte della morte,
ha oltrepassato i cancelli dell’ade,
per poter sussurrare, un’ultima volta,
frasi d’amore eterne.

Un giorno ci ritroveremo
e allora sarà per sempre. – 07/03/2017

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Marilena Zandonà

POESIA: VENESSIA

Ea ze sempre un mistero
sta città.
Ea ga un mucio de robe
sconte drio i cantoni.

D’inverno
co ghe ze ea nebia,
ea diventa come
na dona timida.
Nee cae
se vede soeo
l’acqua del canal.
Ea zente sparise
sotto e sciarpe e i capei.

I gondolieri
continua a remar
e a portar coe iore canzon
el soriso anca a chi no vol.

Co ghe ze el sol
a Venessia se ilumina tuto.
L’oro dei palazi risplende
e fa brilar i oci e el core de chi la varda .

Marilena Zandonà

(Traduzione)
VENEZIA
E’ sempre un grande mistero
questa città.
Ha un sacco di cose
nascoste dietro gli angoli.
In inverno
quando c’è la nebbia,
diventa come
una donna timida.
Nelle calle
si vede solo
l’acqua del canale.
La gente sparisce
sotto sciarpe e cappelli.
I gondolieri
continuano a remare
e a portare con le loro canzoni
il sorriso anche a chi non lo vuole.
Quando c’è il sole
a Venezia si illumina tutto.
L’oro dei palazzi risplende
e fa brillare gli occhi e il cuore di chi la guarda.

Marilena ZandonÃ
– 07/03/2017

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Giuseppe Caforio

POESIA: A te…

L’aria torrida,
e il profumo
dell’albero di fico
mi rimanda alla mia gioventù,
quando a me ancor sconosciuta.
Al pari di tal profumo
mi sei entrata dentro
e scorrendo nelle vene
ho sentito rintanarti nel mio cuore,
per rimanervi per sempre.
– 07/03/2017

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Caterina Lombardo

POESIA: Granelli di senape
gettate a terra, sfidano il vento.
Il desio ne fortifica il raccolto.
Simile a Maddalena pentita, lo sguardo suo accennato,
asciuga il pianto
Con la speme del tenero amore,
Scrivendo :”son io, la peccatrice! ” – 07/03/2017

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cristina cardaropoli

POESIA: Il sogno arrivò all’improvviso ,era li davanti a lei ,come il sole all’Alba,la neve d’estate ,il tramonto la sera fino a diventare mare in tempesta ,quel mare che LEI tanto amava !!… ( CRI – 06/03/2017

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Rosy Barucci

POESIA: Guardiamo il mondo di oggi .Che illussion ,che cattiveria ,non ce più amore ,non ce più dolore ,non ce più niente di niente , la vita non vale niente , siamo niente ,nessuno , persi in una vita che non ci appartiene . – 06/03/2017

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