Giuseppe Matia Fanni

POESIA: Dio perché mai ci desti tu la vita?
Perché come i leoni, i cani i gatti
Dell’aria i passeri , dell’acqua i pesci
Non creasti anche noi così…
Quale gran male ti arrecco la bestia
Che dopo averla fatta ed accoppiata
Gli desti sennò, intelligenza è amore
Da farla diventare un animale? Perché? – 11/04/2017

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Gabriella Rellecati

POESIA: PRAGA

Tra magia e mistero
sospesa sempre stai
Il tuo volto dimmi qual è ?

Al Vicolo d’Oro
ci incontreremo
fai la tua magia
pronuncia l’ancestrale
eterno incantesimo.

Anima evanescente
maledetta e tormentata
recitami il Kriste Eleison
ora con timore
ora con passione.

Nel passato
ancora tu vivi,
lontani a te
i rintocchi sono
dell’astrale
Universale Orologio.

A te rendo omaggio,
o Gigante d’Argilla
imprimo
il triste Ricordo
sulla tua lapide.
Attendono i fedeli
sotto la Stella di Davide
con la Terra Promessa
la solenne
mistica unione.

Antiche leggende
di sangue
popolano
il tuo buio mondo
di paure
inebri
i pensieri
degli uomini.

Illustri figure
dall’enigmatico volto
sul ponte San Carlo
silenziosamente attendono
degli spiriti
senza nome
il passaggio
verso l’ignoto.

Moldava,
o Gran Madre
della Vita
e della Morte,
a te sola esprimo
l’unico desiderio mio :
culla
le tue anime
della tua ninna nanna
dolce e placida.

A te rivolgo
l’ultimo saluto,
concludo
l’ultraterreno
viaggio,
che la Divina Luce
del dorato disco
il tuo spirito
possa illuminarti
della nuova esistenza
il lungo cammino.

– 10/04/2017

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Davide Dinon

POESIA: Questa poesia nasce nella mente
E trova sfogo sulla carta
Danza nuda tra parole e spazi
E nasconde i suoi significati
A chi non ha tempo per sognare

Quando l’inchiostro é sangue ancora fresco
La lascio correre da te
Vi abbraccerete in un istante che il tempo vuole per se stesso
E cosi lei ti lascerÃ
Per restare nel tuo cuore

Poiché tra le mie mani
Dove ha trovato vita
Troverà anche la morte
In un foglio accartocciato
Che le spezzerà le ossa

Non è questa vera arte?
Non é questo essere Dio?
Tutto ciò che nasce
Un giorno troverà una fine
Ma vivrà per sempre
Nel tuo cuore
In quell’abbraccio
– 10/04/2017

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GAETANO NASO

POESIA: All of me
Esco…Solo!
Distratto da inutili pensieri, dimentico che ci sei.
Il silenzio non ha colori.
I pensieri non hanno profumo.
Né cielo, né terra nello sguardo.
Nessun gusto ha la solitudine.
Nemmeno lo spazio mi contiene.
E’ sera…Cammino.
Per compagnia, una leggera pioggia e la luce azzurra dei lampioni.
Accendo una sigaretta e rimetto le mani in tasca.
La città ha fascino a mezzanotte: E’ magnetica!
Attendo il tram.
Nella mente un motivo jazz: All of me.

– 10/04/2017

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Sofia Karmark Nava

POESIA: Dolore

Come il dolore si infrange, ingrandisce e trasforma.
Così il tuo sorriso si inonda di lacrime amare
lasciate da un ricordo sporcato di tristezza.
Dove sei e cosa vedi?
Due grandi domande
Che il mio cuore non accetta.

Tradimento
Parola impressa a fuoco vivo sul mio corpo
Il mio pensiero non si placa
Il mio riso non si riaccende più di quella spensieratezza
Che anche tu avevi.

Me ne vado distante
Non voglio più essere vittima
Di stupidi dolori.
La vita è più grande
E questa parola “morte”
Ci culla come una madre solerte.
– 10/04/2017

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Raffaele Carta

POESIA: HO IMPARATO

Ho imparato che nulla
è importante,
che siamo foglie al vento
che possono essere staccate
in qualsiasi momento dall’albero,
ho imparato che nulla
è per sempre
e che bisogna essere forti
quando arriva il momento
del distacco,
ci arrabbiamo per le sciocchezze
ci adiriamo per un nonnulla,
ho imparato che non tutto
ciò che non ci piace
può essere cambiato,
e quando remiamo
controvento in una barca
in mezzo al mare,
che facciamo fatica
ma acquistiamo più forza,
ho imparato che possiamo
essere razionali quanto vogliamo,
se non superiamo certe barriere
ci infrangeremo contro,
che la vita è uno specchio
e rimanda quello che proiettiamo
e ho imparato che non ci sono limiti
per continuare ad imparare…. Raffaele Carta – 10/04/2017

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Francesco P

POESIA: RADICI
Non ho reciso
le radici che
a te mi legano,
ho solo tagliato
i rami inariditi
per il troppo tempo
privati di aria e luce,
può sembrarti crudele
ma ancora più crudele
è vivere nel buio
delle privazioni.
Ora, da quei tagli,
nuovi fiori
stanno sbocciando,
non hanno più il tuo odore
ma conservano
l’intensità dei
colori che mi hai trasmesso.
Ho bisogno di continuare
a generare quei colori
ho bisogno di mantenere
le mie radici nella tua anima.
– 10/04/2017

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GIUSEPPE BOMBARDONE

POESIA: POESIE DEL PRESENTE
FORSE VOI NON LO SAPETE, MA POCO IMPORTA
CHE L’ 8 MARZO DANIELA HA VARCATO QUELLA PORTA
DALLA QUALE PER VOLERE DI SAN PIETRO
NON E’ DATO PIU’ TORNARE INDIETRO
DOVE PER VOLERE DEL SIGNORE , TU SPLENDIDA DONNA
DA QUEL GIORNO STAI IN BRACCIO ALLA MADONNA
DOPO UNA VITA DI TRIBOLAZIONI
ORA E’ IL MOMENTO DELLE SODDISFAZIONI
LA PACE, L’ ARMONIA, LA LEGGEREZZA
CERTO DEVE ESSE’ ‘NA BELLEZZA
DA VIVA NON SO COME SI MUORE
DA MORTA NON SO COME DIRTELO …. DICEVI
MA FORSE NEANCHE TU POI CI CREDEVI
ORA CHE LO SAI POTRESTI DIRMELO SE VUOI
COSI’ IO VI RAGGIUNGO E VENGO INSIEME A VOI
PER ACCAREZZARE QUEL TUO SPLENDIDO BEL VISO
IN QUEL POSTO CHE TUTTI CHIAMANO PARADISO.
MI MANCHI…. CI MANCHI …. MA FORSE SEI SEMPRE CON NOI – 10/04/2017

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Michela Arcangioli

POESIA: VUOTO PROFONDO
Nel vuoto profondo il mio essere vibra,
lontano e vicino,
assente e presente,
quel vuoto profondo mi acceca la mente.
E’ come il passato che incontra il presente,
mentre il futuro lontano è assente….
Quale destino, se sto a capo chino,
se piango e dispero,
se prego e poi impreco!
Tristezza, amarezza, pensieri di morte……
Il vuoto profondo s’impossessa di me,
e giù nel mio mondo, interiore e meschino,
la maschera è tolta,
vedo il mio volto, vedo cos’è:
un’anima stanca, in pena, delusa
che non sogna e spera più.
Ma se prova a scavar giù,
ancor più in quel fondo,
a quel bagliore di luce, quel poco che c’è,
si aggrappa con forza chiedendo:
“Aiuto, ho bisogno di te!”
– 10/04/2017

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Bruno Abbondandolo

POESIA: SARAJEVO
Amica mia, dammi una mano,
tu che lo puoi, vola lontano!
Vola per me al di la del mare
dimmi che scorgi, se riesci a guardare.
Guarda all’ingiù,
dimmi; cosa vedi laggiù?

Vedo un bambino con gli occhi bagnati,
vedo un soldato con gli occhi sbarrati,
con gli occhi all’insù,
ha perso la vita e la sua gioventù.

Vedo una donna vagare in città,
cerca suo figlio o la sua metà,
cerca qualcuno che non tornerà!
Ha perso la vita e la sua libertà.

Amico mio, è un inferno laggiù!
Quella gente non ne può più.
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha bontà.

Vidi della gente fare la fila
per prendere un pane ed una mela,
sguardi atterriti, passi veloci
oggi io vedo soltanto croci.

A Sarajevo se pan vuoi mangiare
perir di piombo devi rischiare.
Sarajevo! Sarajevo!
Il mondo ti guarda! Ma niente fa!

Vidi un ragazzo, udii la sua voce.
“Mi date del pane”? Ora la c’è una croce.
A Sarajevo se pan vuoi mangiare
morir ammazzato devi rischiare.

Amico mio, c’è fame laggiù!
Quella gente non ne può più.
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha pietà.

Vedo un bambino con gli occhi arrossati,
vedo dei soldati coi corpi straziati.
Vedo una madre, cerca suo figlio
poi lo trova, li nel cespuglio.

Addio mamma, addio papÃ
addio anche a te, mia città.
Madre mia, diglielo tu all’amata mia,
che io muoio per la terra mia.

Non basta la fame, non basta il terrore,
c’è anche la neve su tanto dolore.
Candida e bianca, senza rumore,
tocca la terra e cambia colore.

Amico mio, c’è freddo laggiù!
Quella gente non ne può più!
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha bontà.

Vedo un bambino con gli occhi di pianto,
oltre la siepe si ode un lamento,
scorre il Miljacka torbido e impotente,
portandosi via i sogni di questa gente.

Scorre veloce, fino alla foce,
dove lascia i sogni ed una croce,
sperando, in quel giorno che ripasserà,
che la pace sia tornata in questa città!

Amica mia, aiutami tu,
tu che lo puoi, vola lassù!
Prendi la pace, portala giù,
prendi con te un ramo d’ulivo,
riporta la pace a Sarajevo.

– 10/04/2017

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