Lucia Cappuccio Lucia Cappuccio

POESIA: Realtà. ..

Mondo,mondo crudele. . che hai una finestra di realtà su cui ogni uomo prima o poi si affaccia dove ogni cosa è cupa e scura. Da dove tenti di rientrare ma non si può. E laggiù nel cuore una tristezza profonda. … . Che ogni piccolo essere umano ha – 31/01/2017

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Paolo Panetta

POESIA: SENZA TEMPO

Errori umani persi dentro
coscienze senza memoria,
come un urugano senza preavviso arriverai tu
e mi travolgerai come sempre.

Resteranno per strada i ricordi spezzati senza tempo
come sorgenti da cui non berremo mai piu`
ma che continueranno a scorrere inesauribili
per poi rimanere intrappolati nel vortice dei nostri universi infiniti e sconsolati.

Ci addormenteremo sfiniti su prati estivi umidi di brina
con tutte le domande che non troveranno mai risposte
sotto quel cielo etereo.

Avrei volute regalarti le ali
Senza temere il volo e le vertigini.

Solo socchiudendo gli occhi ci apparira` quella luce cristallina che il sole cela
fin quando non torneranno le tenebre e cattureranno ancora
i nostri sogni scomodi.

Siamo come stelle che danzano senza tregua
per poi cadere in altri cieli lontani e senza orizzonti.

Resteremo uniti nel silenzio assordante delle nostre promesse
e ci risveglieremo al rumore della prima goccia che si schianta al suolo.
Sul marmo delle nostre stanze si infrange
ogni singola goccia delle nostre lacrime che si frantuma senza perdere mai l`essenza della sua natura.

Torneremo a stringerci come quella notte d`agosto
Lo faremo Senza chiederci un perche`
senza esitare un solo istante
Inganneremo le attese e sfideremo la Fine senza nessun timore
Vivremo il soffio delle nostre anime senza paure e senza venderci al Tempo.
– 31/01/2017

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Elisa Lucchini

POESIA: PORTERAI L’ ESTATE.
Senza chiedere, arriverai tu e ci donerai una vita nuova.
Ci condurrai all’inizio di un cammino che non abbiamo mai percorso.
E quante volte per la paura di perderci, domanderemo a te di indicarci la strada giusta da seguire.
Sarà come scoprire un mondo nuovo con lo stupore della tua innocenza.
Ci emozioneremo come la prima volta che abbiamo aperto i nostri occhi .
Colorerai di azzurro cielo la nostra casa e come la piu’ splendente delle comete illuminerai ogni cosa .
Ci dimenticheremo che fuori fa freddo perché il tuo sorriso accenderà il fuoco dei nostri cuori .
Tra le nostre braccia ti custodiremo come una conchiglia con la sua preziosa perla.
Impareremo da te passo dopo passo a comprendere il vero senso della vita.
Le nostre anime assopite si risveglieranno e si commuoveranno aprendosi all’ amore infinito che ci donerai.
Saremo noi i veri bambini e sarai tu a farci ritrovare il tempo per ogni cosa .
Quando arriverai tu, finirà l’inverno perché sarai tu a portare l’ estate.

Scritto da Elisa Lucchini .
Dedicat al mio nipotino Tommy – 31/01/2017

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Raffaella Romano

POESIA: La mia anima è un giardino segreto
sotto fiori di glicine
che hanno la gravità del mio corpo
d’un animo lucente che pende verso il suolo,
è la solitudine,
questa grande cancellata in ferro,
che mi separa dal resto del mondo.
E tra le siepi lungo questi contorni
mi inchino e mi chino per spiare giusto fuori,
e veder chi non riesce ad entrare.
Sentieri di lunghi passati si intrecciano verso una strada comune
e di giorno in giorno getto un passo come fosse cemento,
per creare un nuovo scalino verso il cielo.
E’ un olmo grande la mia tristezza,
mentre copre d’ombra quest’erba ritta, che mai viene piegata
tra i papaveri rossi della mia passione,
che rimane celata e sola nei suoi neri frutti,
piccole lacrime di polline tra i petali rossi del suo antico fervore.
E’ d’una margherita bianca che si colorano i miei capelli,
mentre ne arriccio una ciocca,
e dai miei occhi nasce rugiada,
che limpida si posa nelle foglie verdi del mio cuore.
Neanche l’autunno riesce a farle volare via,
mentre affrontano le stagioni, che come le persone vanno,
e vengono,
cambiandomi d’improvviso, e che d’improvviso mi riportano sola,
nell’eterna estate del mio segreto giardino.
E’ il mare, quello che da lontano si inchina sotto queste grandi vette,
calme e taglienti,
d’una possente leggiadra maestria che le mantiene alte.
Il suo inchinarsi nel blu mantello svolazzante,
mi porta l’odore di moli a me lontani,
e nella solitudine di questo posto a me caro
mi chiedo, nel silenzio della mia bocca,
ma con la voce fervente della mia mente scossa,
se fuori, là fuori, giardini come i miei esistono ancora,
così invalicabili, così facili da intravedere,
ma così impossibili da attraversare.
Pochi visitatori qua giù,
ho aperto chiedendo di levare le scarpe,
poiché le suole troppo sporche di luoghi a me distanti.
Ho chiesto di camminare scalzi tra i cespugli delle rose,
ma pochi hanno goduto dei fiori,
e tanti altri hanno temuto le spine.
Ed ora, che son sola ancora,
sotto questo pino d’immemore saggezza,
che tutto ha visto sotto la sua corteccia ruvida,
siedo.
Scorgendo parti selvatiche che ancora non ho avuto coraggio di spogliare,
mentre io, già nuda qui,
attendo che qualcuno mi vesta d’un amore umile.
E’ l’umiltà, l’eroismo delle anime. – 31/01/2017

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Carlo Di vita

POESIA: Stop.
Vivono e sentono,li vedo e li sento.
Uomo e tu donna guerra continua.
A gienti chi Parra e Sparra stu muvimientu.
Frasi che volano nel nulla, tristezza comune.
Noi tutti dietro ha una croce santi e falsi e deteriorati.
Viviamo con il pianto e nascondiamo il tutto con l’immagine d’un santo.
Più croci primeggiano più e misterioso colui che la detiene.
Dietro ad un’Angelo si trapela l’essere in incognito ed ombroso.
L’ Aria e la vita si uniscono nella più totale trasparenza, e mai nel nulla di cosi ombroso e misterioso nell’ essere umano. Chi vive nel piacere della guerra sara e resterà solo un suono il resto e nulla.
Pietra D’angolo
Stop. – 31/01/2017

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Carlo Giulio Pezzi

POESIA: Planata silenziosa

Se qualcuno spezzerà le grandi ali

di un gabbiano che vola nell’infinito

chi potrà mai dirgli un giorno

che quello sarà il suo ultimo volo?

Chi potrà mai rivelargli che il sole

ancora alto e fiammeggiante nel cielo

dovrà tristemente eclissarsi?

Nessuno potrà mai confidargli

di avere già visto l’ombra del sole

inabissarsi dietro l’orizzonte marino

e lacrimare una pioggia di scaglie dorate

sugli ultimi riflessi di onde silenziose.

Nessuno potrà mai spiegargli perché

quelle onde sospingevano alla deriva

il corpo di un fragile uccello

dalle bianche ali dispiegate.
– 31/01/2017

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Roberta Tinarelli

POESIA: DNA astrale

Punti
Nient’altro che punti sparsi su un pianeta messo a casaccio nell’universo
Granelli di sabbia
Sabbia sparpagliata dal vento
Dal maestrale e dallo scirocco
Polvere di stelle morte miliardi di anni fa
Sbriciolate e poi forgiate dal fuoco
Il chiasso di migliaia di lingue perso nel vuoto sconfinato dell’etere
Frastuono di risa, di pianti e sussurri che si fa silenzio
Solitudine cosmica impietosa e perfetta
Osservati dall’alto
Dai satelliti e dalla luna
Circondati dai deserti e dalle maree
Dai fantasmi delle generazioni sepolte
Tante piccole formichine operose impegnate a fare qualcosa
A riempire le giornate di amore o violenza
A dare un senso alle proprie vite
A sognare di essere grandi
Per riscoprirsi ogni volta più piccoli
Granelli di polvere
Polvere di stelle – 31/01/2017

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Cristiano Lincetti

POESIA: Mamma

A volte ti vedo ancora,
vedo il tuo sorriso
le espressioni del tuo viso.
Guardandomi come in un specchio
involontariamente
mi accorgo di quelle espressioni,
di quei sorrisi.
Erano i tuoi.
Sono i miei.
Ancora a volte ti vedo. – 31/01/2017

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gladys sica

POESIA: Il sogno della specie (n° 193)

una conoscenza biologica
degli albori dei giorni e del silenzio,
del respiro del pianeta.
un amoroso entusiasmo atomico – cellulare
lega quotidianamente l’universo.

le memorie della giovane specie
includono le montagne più profonde,
il fuoco centrale e la notte,
le acque infinite e i venti impronunciabili,
le tempeste e i cieli che mutano.

le altre realtà non vissute
formano i tempi del presente,
sogni intensi sono come un’ombra
poderosa che cade sui destini scelti,
modifica alfabeti incompleti.

pause nascoste e ritmi circolari
creano e alterano in continuazione
i colori del linguaggio degli eventi,
mentre rimaniamo tutti nel sogno
che nessuno sa di sognare.

Gladys Sica
– 31/01/2017

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leonardo saraceno

POESIA: Senza il tuo respiro
mi sveglio con l’odore sul cuscino
un foglio di carta e una biro
riempio d’inchiostro quel che era il nostro destino
Senza le tue labbra
una scusa in più per ricordare
quel colore infatuato d’ambra
che mai come adesso risulta mancare

– 31/01/2017

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