POESIA: Memorie di un nottìvago
Sospeso tra un legionario e Robin Hood
a bordo di una zattera raminga,
salpai con bisturi e cognac verso sud:
«Nessun vento benigno che mai spinga
al termine del viaggio e della notte,
per me la sifilide e lo sberleffo
di esser sposo di tutte le mignotte
e fratello di ogni pessimo ceffo…
Finalmente Africa! come Arthur Rimbaud.
Addio alle armi! della marcia civiltà.
Passo dopo passo purtroppo cadrò,
cercando allo scolo la verginità:
splendo fino a incontrarmi sconosciuto
che mordo sbronzo oscurità da cieco,
e indocile paradiso perduto
in tutto ciò che esiste di più bieco
ritroverò poi dentro un bacherozzo
sulle stelle sotto il fondo di un pozzo…»,
stramazzai verso l’alto per levit
al canto imberbe di codesti versi:
angelo sporco e puro di libert
con tutto il cielo e la mota da bersi.
Ma oltre le falde del sonno non trovai
che un firmamento d’unta tenebria
senza supernove, solo macellai
satolli in una greppia d’agonia…
e che resta alla semovente argilla
di meno falso del ritorno finto
ad accudire gatti e clorofilla
per l’ultimo atto del mistral dipinto?
– 30/01/2017
Mese: gennaio 2017
CLAUDIA NITOPI
POESIA: AMORE VERO
L’amore che nasce dal cuore, come l’acqua dalla fonte.
L’amore che si scorge fissandosi profondamente negli occhi, che si scorge nel profondo dell’anima.
Che si eleva lentamente dal più profondo e intimo volere.
Che è vero, sincero
Che piace a Dio e a me. – 30/01/2017
Chiara Trompetto
POESIA: Post Scriptum
Post scriptum
post qualcosa
come un tempo
fuori onda
come un luogo
fuori luogo
quel pezzo di paesaggio
fuori dall’inquadratura
nella foto didascalica
per ricordarsi
anche le cose inconsistenti
che scivolano via
senza aggrapparsi alla memoria
Post scriptum
come il paragrafo
il finale del finale
di un racconto, di una storia
un espediente per nascondersi
dietro al velo di un ritardo
nella speranza che chi legge
vi ponga più attenzione
Preferisco la poesia
e il coraggio
di usare le parole
in un istante,
da leggere d’un fiato
o lentamente
una porta, aperta e senza chiave
su un terrazzo in pieno sole
una finestra spalancata
una freccia dritta al cuore
che non può far male. – 30/01/2017
Mariagnese Bellardita
POESIA: Oggi sei nata….
e già sei sola…
piccola bimba indifesa.
Il tuo primo respiro
è stato per dire addio
a colei che te lo ha donato.
Hai aperto gli occhi alla vita…
hai pianto alla vita…
hai allungato le braccia al mondo….
ma lei non era più lì ad aspettarti.
Ha reciso quel cordone ombelicale
che ti ha legato a lei per 9 mesi….
e con le spalle curve….il volto chino e
senza voltarsi mai,
se né andata per sempre.
Per sempre…una parola che rimarr
impressa nel tuo cuore
come un marchio di fuoco
….e tu, piccola bimba indifesa,
potrai solo piangere <3 <3 <3
Mariagnese – 30/01/2017
angela giannelli
POESIA: Angela Giannelli presso Auschwitz Memorial / Muzeum Auschwitz.
Se un binario potesse parlare
ne avrebbe di cose da raccontare,
di prigionieri andati a morte
per una conta, per malasorte.
Di uomini e donne con la pelle scura
che immaginano una terra
che non gli fa paura.
Di ragazzi e ragazze pronti a partire
con i bagagli di sempre
e la voglia di avvenire.
Se un binario potesse parlare
direbbe all’uomo: “non disperare,
la soluzione è a portata di mano
usa la memoria per guardare lontano,
se invece ti fermi davanti ad un muro
anche tu, come me, non avrai un futuro”.
Angela Giannelli – 30/01/2017
Giusy Papale
POESIA: “ Spes “
Sogno irrimediabile di vita
Sorgente della mia realtà
Specchio del mio “ Io ”
Forza intensa di volontà
Catena indissolubile
Che congiungi la mia anima
Al mio continuo divenire
Tu sarai
Il mio ultimo
Spiraglio di Luce
E sei
Quest’ Idea di non morire
Di Vivere
Oltre l’Eternità
Giusy Papale
– 30/01/2017
eva natili
POESIA: Amare l’attimo….. Piccoli cervelli tesi a pensare costruzioni di sabbia.Occhi che spiano guardinghi le mosse del tempo.Commozioni molteplici di anime infinite che a volte dimenticano di amare l’attimo. – 30/01/2017
Luca Villani
POESIA: VESSATO
Dalla massa sei diverso,
non c’è verso d’integrarti.
Vivi immerso nel tuo mondo,
sei per molti un caso perso.
Sono in gruppo a darti addosso,
coalizzati e spavaldi,
forti della debolezza
che dimostri non volendo.
Tu sei solo con te stesso
e non trovi le parole
né la forza per placare
le ingiustizie e tutto il male.
Ti divora la paura
di una loro ritorsione.
E sopporti indefesso
ogni prevaricazione
ma quei segni te li porti.
Sopravvivi in tensione.
Chi ti ama sa notare
l’espressione inusuale
di dolore e spavento
che il tuo volto sta assumendo.
Vuole accorrere in aiuto.
Trova validi strumenti
per frenare quei codardi.
Cambia il corso degli eventi. – 30/01/2017
Angela Greco
POESIA: Rumore silente
Picchetto contro i vetri,
per richiamare le attenzioni
degli utenti poco presenti.
Batto i piedi sul pavimento,
più forte è il suono
che non sui vetri,
ma ancora non richiama abbastanza genti.
Sbatto le porte ed il rumore aumenta,
ma l’orecchio di chi ascolta ancora non sente.
Rinuncio,
affranta e stanca
rilascio un silente pianto.
Si voltarono occhi a guardarmi e
braccia a fasciarmi.
Le labbra calde
baciarono il mio dolore,
che ora docile e discreto
recluta amore.
– 30/01/2017
sergio Pais bianco
POESIA: Tra la terra e il cielo
Quando il confine tra
La terra e il cielo
Verrà abbattuto
L’urto leggero
Di un tuono
Levi ero
Squarcera’ la notte
Con il giorno
Ne farà ritorno
Nel silenzio
Assopito in cui
Dormo….
Nella pace riposo
Pensiero a ritroso
L’orco di un volo
In un giorno Nero
E non sincero
Me pur sempre vero
Confine tra terra e
Cielo
Nell’infinito mistero
Di un dono sincero
E di un messaggio
Veliero e condottiero
Tra le nuvole scorre
Veloce lo scintillio
Di un lampo
Fraudolento e senza scampo
In cui nella pioggia danzo
Lo scrosciare veloce
l albore delle parole
di un mare
riesco a inventare….
Lo sconquasso
ardito
di un mito
ardito
Di un mondo stupito
e non finito
tra la terra e il cielo
confine infinto….
– 30/01/2017